30 Nov 2018 Pubblicato da Dietmed
Come possiamo migliorare tale situazione? Cambiando le abitudini e nutrendo il cervello.
Primo consiglio: valutare la qualità e i tempi del sonno. Un riposo ristoratore è estremamente importante per migliorare la memoria. È importante dormire a partire dalle dieci di notte. Questo perché il cervello comincia a rigenerarsi a partire da quest’ora. Quante ore? Dipende dalle esigenze specifiche della persona. Anche un pisolino di venti minuti dopo pranzo aiuta le funzioni cognitive.
Fare esercizio fisico moderato lontano dall'ora di andare a letto, consumare una cena leggera (zuppa e frutta) e non stimolare il cervello prima di andare a letto.
Un modo molto interessante per migliorare la memoria è svolgere le attività quotidiane in modo diverso dal solito: stimola nuove connessioni neurali e aumenta la plasticità del cervello. Come? Ad esempio: andare al lavoro utilizzando un percorso diverso, lavarsi i denti con la mano opposta a quella abituale, consumare pasti diversi, ecc. L'importante è stimolare nuove sensazioni e costringere il cervello a uscire dal cosiddetto “pilota automatico”.
Dott.ssa Ana Tavares